I Moai
L’Isola di Pasqua è il luogo abitato più isolato del mondo ed il mistero dei Moai rende questa isola affascinante e misteriosa.
I Moai sono statue monolitiche ricavate da un unico blocco di tufo vulcanico.
Alcune possiedono sulla testa un tozzo cilindro di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo.
I Moai sono alti da 2,5 metri fino a 10 metri e hanno tutti un aspetto simile: le labbra serrate con il mento in alto.
L'atteggiamento è ieratico e severo tale da suscitare rispetto.
Oggi le orbite degli occhi sono vuote, ma un tempo avevano una pupilla di ossidiana.
Resta invece ancora misterioso il significato delle statue.
Alcuni ricercatori ritengono che siano simulacri di divinità, monoliti augurali, portatori di benessere e prosperità dove essi volgono lo sguardo.
Per questo motivo molti Moai sono rivolti verso il mare, da sempre fonte di vita per quel popolo di pescatori.
Per altri studiosi sarebbero offerte agli dei, capaci di favorire eventi propizi, come la caduta della pioggia e la crescita di abbondanti coltivazioni.
La teoria più comune è che le statue siano state scolpite dai polinesiani a partire dall'anno 1000 d.C.
Non si sa esattamente come i Moai siano stati spostati, ma quasi certamente si sono usate slitte e/o rulli di legno.
Si pensa che la domanda di legno necessaria a supportare la continua erezione di statue abbia portato al totale disboscamento dell'isola.
Sull’Isola di Pasqua ci sono quattro vulcani. Il territorio è molto selvaggio e i pochi animali presenti, cavalli, pecore, mucche e maiali sono stati importati dalla terraferma.
Il nome dell’isola è dovuto al fatto che è stata scoperta il giorno di Pasqua del 1722 dall’esploratore olandese Jacob Roggeveen.
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