Il canale di Panama
Collegare l’oceano Atlantico con il Pacifico, tramite un canale, era una speranza inseguita da secoli.
Nel 1881 i francesi iniziarono i lavori di scavo con enormi difficoltà perché la zona da attraversare raggiungeva i 160 metri di altitudine.
I molti problemi finanziari e le malattie tropicali con più di 20.000 morti, fecero fallire il progetto, nonostante mancassero da scavare gli ultimi 26 metri.
Nel 1903 gli Stati Uniti ripresero i lavori per il completamento del canale.
Il collegamento con i due oceani è stato realizzato con un insieme di chiuse, di due corsie ciascuna, che funzionano come “ascensori” d’acqua , i quali innalzano le navi al livello del lago Gatùn, per poi farle ridiscendere al livello del mare, dall’altro lato dell’istmo.
L’acqua usata per alzare ed abbassare le navi nelle chiuse viene immessa dal lago per gravità.
Ogni anno oltre 14.000 navi attraversano il canale impiegando circa 8 ore.
Il 26 giugno del 2016 è stato inaugurato un nuovo canale, vicino e parallelo a quello esistente, ma che permette il transito anche alle grandi navi cisterna e da crociera.
Nel vecchio canale il pedaggio, per le navi più grandi, è di circa duecentomila dollari, mentre può arrivare, per le grosse petroliere, ad 1 milione di dollari, in quello nuovo.
Il costo è elevato, ma è comunque più conveniente della circumnavigazione del Sud America.
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