La piazza Registan a Samarcanda
Meravigliosa ed affascinante, Samarcanda abbaglia il visitatore. L’armonica perfezione con cui madrasse, mausolei, moschee e piazze convivono elegantemente grazie ad un raffinato gioco di sfumature che virano dall’azzurro al turchese, lascia esterrefatti.
Una delle città più antiche del mondo, Samarcanda fu fondata alla fine del XIV secolo a.C. nei pressi di un’oasi e prosperò per merito dei commerci.
Fu rasa al suolo da Gengis Khan e rifiorì grazie ad Tamerlano, grande condottiero e uomo di stato, nonché attivo mecenate dell’arte e della cultura, che proclamò Samarcanda capitale del suo impero.
Da allora il centro storico di Samarcanda è rimasto immutato, compresa la sua magica atmosfera.
La Registan, in persiano “luogo sabbioso” o “deserto”, nata come piazza pubblica, fungeva da luogo per le proclamazioni reali così come per le esecuzioni capitali.
La piazza, di forma rettangolare, è circondata su tre lati da tre madrasse.
Si tratta delle Madrasse Ulugh Beg, Sher-Dor e Tilya-Kori, costruite nel Quattrocento e nel Seicento.
La più antica delle tre è la madrasa Ulugh Beg, costruita dal sovrano e matematico Ulugh Beg.
Si tratta di un edificio a due piani, con un arco di ingresso decorato di 32 metri d’altezza, con alti minareti agli angoli e coronato da una cupola scanalata di azzurro.
La madrasa Cher-Dor, ha forma rettangolare, minareti agli angoli e una facciata principale anch’essa dotata di un imponente arco d’ingresso e decorata a sua volta con mattoni colorati e motivi geometrici complessi.
La madrasa Tilya-Kori, rappresenta invece l’edificio più moderno del complesso, infatti venne ultimato nel 1660. È dotata di un cortile interno con giardino e di sale con numerose decorazioni dorate.
La visita serale alla piazza consente di godere di un fantastico scenario notturno.
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