Nazca, Perù
Dei veri quadri disegnati sul terreno. Linee che compongono gigantesche figure, raffiguranti animali locali, ma così enormi che è possibile vederli soltanto ad alta quota.
Le linee di Nasca, tracciate nel deserto omonimo, sono oltre 13.000 e formano circa 800 disegni raffiguranti gli animali della zona.
I geoglifi, tracciati dal popolo Nazca, tra il 200 a.C. e il 600 d.C., sono stati realizzati rimuovendo le pietre dalla superficie del deserto, in modo da far risaltare il suolo più chiaro.
Le linee, malgrado siano profonde solo pochi centimetri, si sono conservate perfettamente grazie al clima arido della regione e alla quasi totale assenza di venti.
I disegni, a lungo sconosciuti, furono scoperti quando furono avvistati dagli aeroplani.
Sulla loro utilità, diverse sono le opinioni: c'è chi pensa che servissero come canali per l'irrigazione, che delimitassero un centro di culto o che avessero un significato astronomico.
Secondo altri erano addirittura un luogo di sbarco per gli alieni.
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