Il problema dell'acqua in Africa
Il 22 marzo di ogni anno si festeggia l'acqua, l'elemento sinonimo di vita.
La giornata mondiale dell'acqua, istituita dalle Nazioni Unite, ha lo scopo di richiamare l'attenzione sulla critica questione dell'acqua, perché ancora oggi più di un miliardo di persone non ha accesso all'acqua pulita.
Nei paesi sviluppati la disponibilità giornaliera dell’acqua oscilla tra i 200 e i 300 litri pro capite, in Africa ci sono nazioni dove il consumo giornaliero medio pro capite è inferiore ai 10 litri.
In alcune zone dell’Africa subsahariana il 10% circa della popolazione ricava l’acqua direttamente da fiumi, laghi, dighe, pozzanghere o canali d’irrigazione senza nessun filtro e nessun trattamento.
Ogni giorno tantissime persone devono camminare per chilometri e fare lunghe code per poter attingere alle poche risorse idriche disponibili.
La mancanza di pozzi d’acqua in Africa è uno dei problemi più gravi del continente.
In un mio recente viaggio nel sud dell’Etiopia vedevo tutti giorni sulle strade lunghe file di persone che a piedi o, i più fortunati, su carretti trainati da somari carichi di contenitori gialli, si recavano presso i corsi d’acqua dove riempivano con tanta pazienza i loro recipienti.
L’acqua di questi piccoli fiumi è spesso di un colore ocra scuro.
Per tanti è l’unica possibilità per bere o per cucinare.
Un giorno mi sono fermato presso uno di questi rigagnoli.
Il colore dell’acqua era scuro e lo spettacolo osservato da vicino era ancora più impressionante.
Nel corso d’acqua dove venivano riempiti i contenitori c’erano animali immersi che si abbeveravano, persone nude che si lavavano e altre che lavavano i loro panni.
Mentre fotografavo un bambino che portava l’acqua con le mani alla bocca, ho pensato che io in quell’acqua così torbida non ci avrei neanche bagnato i piedi.
Lo spettacolo era ancora più malinconico perché i somari, caricati oltre ogni limite, riuscivano a stento a risalire il ripido sentiero fino alla strada principale.
Alcuni miei compagni, impietositi, sono andati a spingere alcuni carretti per dare sollievo a questi animali.
Pensare che, per tante persone, questa situazione si ripete giornalmente è sconfortante e addolora tanto.
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