Le croci campestri
Quando, camminando nelle vallate del Trentino, si incontravano tante croci campestri.
La presenza delle croci campestri in Trentino Alto Adige è parte integrante del paesaggio ed è dovuta alla storia delle genti che abitarono e abitano la regione.
Le croci lungo i sentieri di montagna, nei pascoli, presso le biforcazioni o sulle cime delle montagne, rivestono grande importanza simbolica.
In tempi molti antichi semplici croci di legno o di pietra, senza Cristo appeso, indicavano luoghi dove erano avvenuti incidenti mortali, omicidi, ecc.
Nel medioevo il paesaggio era suddiviso in “sacro” e “profano”.
Il paesaggio sacro era riconducibile alle chiese, ai suoi sagrati, ai villaggi e ai cimiteri.
La natura selvaggia era considerata profana ed era vista come territorio di presenze spirituali demoniache, posti di streghe, stregoni e animali legati a spiriti mitologici.
La presenza delle croci era quindi a difesa e protezione dei pascoli, delle malghe e dei luoghi abitati.
Le croci poste sulle biforcazioni delle strade, indicano una sosta di riflessione davanti alle scelte della vita, una presa di coscienza dell’esistenza come un cammino a volte dubbioso e magari pericoloso.
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